
Marta Da Pra
Marta Da Pra
Marta Da Pra, una montanara di Lozzo di Cadore, un piccolo paese immerso nelle Dolomiti, ai piedi delle Marmarole, cresciuta “sportivando” tra corsa campestre e sci nordico. Nel 1999, all’età di 22 anni, la mia vita è cambiata da un giorno all’altro, a causa di un OSTESARCOMA al bacino e femore sinistro. Dopo 9 mesi di terapie, interventi di ricostruzione ossee (innesto di mezzo bacino+protesi d’anca sx), oltre a trasferimenti tra ospedali (principalmente Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna) e casa, mi sono resa conto che ero sopravvissuta, avevo vinto io. Inizia così una nuova vita, da diversamente abile, in cui lo sport fa parte del passato, Mamma di Angelo dal 2009, un piccolo grande campione che aveva fretta di nascere … a 24 s.g. ovvero 4 mesi prima ! Nel 2015, dopo una ricostruzione con protesi intera al ginocchio sinistro a causa di un’artrosi molto avanzata, il destino mi “regala” la possibilità di ricominciare a camminare e rivivere le montagne che per 16 anni ho guardato dal basso verso l’alto. Colgo l’occasione al volo e, con zaino in spalla, stampelle in mano, la gioia nel cuore e una nuova luce negli occhi, inizia l’avventura, partecipando perfino alle gare vertical e alcuni trail. Nel 2016 trovo il coraggio di sfidare la mia paura di cadere e rimetto gli sci ai piedi. Dopo 1 mese ero già in Ukraina a partecipare alla mia prima gara di Coppa del Mondo di sci di fondo paralimpico. Esperienza che prosegue anche nella stagione successiva 2017/2018. Poi ulteriore svolta, e via alla ricerca di nuovi obiettivi partecipando a numerose gare long distance in Italia e all’estero, quali Val Casies, Koasalauf, Pusterthaler, oltre alla Marcialonga nel 2021. Nel 2022 l’immensa soddisfazione di essere la prima paratleta donna finisher alla gara più dura e più lunga al mondo, la Red Bull Nordenskioldsloppet, 220 km oltre il circolo polare artico nella Lapponia Svedese in 23h 44m.